Better Heart, Better Cities

Ann Aerts, Presidente Novartis Foundation

Il mondo si sta urbanizzando sempre di più. Più della metà della popolazione mondiale vive ormai nelle città e si prevede che questo numero continuerà a crescere. Senza dubbio ciò comporta molti risvolti positivi: le città sono luoghi vitali, ben collegate e dotate di risorse relativamente buone. Ma questa urbanizzazione così rapida e non pianificata sta già avendo un impatto significativo sulla salute delle persone, e se non interverremo tempestivamente ci confronteremo con una crisi sanitaria globale.

Le persone che vivono in città conducono stili di vita sempre più caratterizzati da alimentazione inadeguata, ridotta attività fisica, stress, consumo eccessivo di alcool e tabacco, tutti fattori di rischio per lo sviluppo di malattie non trasmissibili (NCD). Ogni anno, circa 39 milioni di decessi sono dovuti a malattie come diabete, malattie respiratorie e cancro, di cui oltre il 75% nei paesi a basso e medio reddito (LMICs).

La gestione delle malattie non trasmissibili costituisce una grande sfida per i sistemi sanitari dei paesi a basso e medio reddito perché sono ancora soggetti a un elevato tasso di malattie infettive. Inoltre, gli attuali aiuti allo sviluppo sono quasi esclusivamente destinati alle malattie infettive e alla salute materna e infantile, mentre meno del 2% del finanziamento totale per lo sviluppo è destinato alla lotta contro le malattie non trasmissibili (NCDs).

Il “killer silenzioso”

Si stima che nel mondo oltre 10 milioni di persone muoiano a causa di ipertensione (pressione alta) ogni anno. Poiché l’ipertensione è una condizione asintomatica, viene spesso chiamata “killer silenzioso” ed è il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Se non trattata, può provocare ictus, insufficienza cardiaca o renale.

Vi sono molte evidenze in letteratura su come prevenire, trattare e gestire l’ipertensione, che tuttavia continua a essere una condizione scarsamente controllata, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, dove i sistemi sanitari sono generalmente orientati all’assistenza e alla cura dei casi acuti e non organizzati per fornire cure ai pazienti cronici come quelli con problemi cardiovascolari.

Le Città come Strumenti di Sanità  Pubblica 

L’urbanizzazione è indubbiamente il fattore chiave che si nasconde dietro al crescente tasso di malattie non trasmissibili come l’ipertensione, tuttavia dobbiamo anche riconoscere il potenziale unico delle città in quanto strumento per affrontare i problemi della sanità pubblica. L’alta concentrazione di persone e settori – operatori sanitari e strutture – significa che le città hanno la possibilità di attuare un cambiamento su vasta scala.

Questo è stato il pensiero alla base dell’iniziativa Better Hearts Better Cities della Fondazione Novartis, che mira a migliorare la salute cardiovascolare delle popolazioni urbane a basso reddito.

Better Hearts Better Cities – Città Migliori  Cuori Migliori

Per poter davvero prosperare, le città devono trasformarsi in ecosistemi portatori di salute e benessere, dove tutti lavorano verso un solo obiettivo: allungare e migliorare la vita delle persone.

Ulaanbaatar in Mongolia, San Paolo in Brasile e Dakar in Senegal sono le prime tre città scelte per dimostrare l’approccio integrato e multisettoriale di Better Hearts Better Cities. Queste prime città, selezionate sulla base di elevati bisogni sanitari cardiovascolari non ancora soddisfatti e del forte impegno delle autorità locali a migliorare la salute cardiovascolare, mirano a stabilire le condizioni e gli standard necessari per la piena integrazione dell’approccio in altre città del mondo.

Better Hearts Better Cities costruisce reti di partner che vanno oltre il settore sanitario. I partner possono essere fornitori di servizi sanitari ma anche organizzazioni che operano nel settore delle tecnologie digitali e delle telecomunicazioni, fornitori di prodotti alimentari, datori di lavoro, fondi assicurativi, imprese dell’economia sociale e società civili. Queste reti, costituite da organizzazioni pubbliche e private, operano a livello globale e a livello locale.

Per garantire il successo di Better Hearts Better Cities sarà fondamentale il grado di “ownership” locale. Affinchè il progetto sia sostenibile e abbia un impatto a lungo termine sarà essenziale lavorare fianco a fianco con le amministrazioni e i partner locali al fine di rinnovare e rafforzare i sistemi sanitari del futuro sin dalle prime fasi di progettazione e pianificazione dell’iniziativa.

L’approccio multisettoriale integra capacità e risorse complementari al fine di trattare l’ipertensione come condizione dovuta a scelte di stile di vita, prevenzione, screening, diagnosi e gestione del paziente.

La Tecnologia Digitale

La tecnologia rende le città più inclusive, connesse e vitali. Nel campo della salute, la tecnologia digitale può supportare gli operatori sanitari e consentire ai pazienti di gestire meglio la propria malattia. Inoltre permette la migliore comunicazione dei dati, consente di prendere decisioni in tempo reale supportate da dati e può ridurre i costi aumentando contemporaneamente la qualità complessiva delle cure erogate. Una volta dispiegato tutto il proprio potenziale, la tecnologia digitale potrà avere un impatto cambiando così il modo in cui viene erogata l’assistenza sanitaria, e i sistemi sanitari che l’abbracceranno completamente ne verranno ulteriormente rafforzati.

Via via che le città assorbiranno una percentuale sempre crescente della popolazione mondiale, sorgeranno nuove sfide e nuove opportunità per la Sanità digitale che porteranno al miglioramento dei risultati in materia di salute generale della popolazione.

Attraverso attività di partenariato con aziende come Intel Corporation, l’iniziativa Better Hearts Better Cities riunirà competenze complementari per la progettazione comune di soluzioni in materia di sanità digitale al fine di migliorare il funzionamento dei sistemi sanitari.

Come valutare il successo di questa iniziativa?

La natura complessa e il pesante onere delle malattie non trasmissibili in tutto il mondo significano che non possiamo permetterci di aspettare ulteriormente. Better Hearts Better Cities intende operare su vasta scala sin dall’inizio seguendo un approccio multisettoriale finalizzato alla realizzazione di cambiamenti sistemici e sostenibili.

Attraverso l’attenzione inizialmente posta sull’ipertensione, Better Hearts Better Cities aspira a ripensare il modo in cui le malattie croniche possono essere prevenute e gestite e vuole essere un esempio applicabile anche ad altre malattie non trasmissibili.